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Title
Costruzione dal basso
"Costruzione dal basso" è il titolo di questo pregiato olio su tela dell'Artista. Realizzato in stile romantico, esso mostra i chiari sintomi di una decadenza sportiva in essere, associata ad un oscuro pessimismo di stampo leopardiano, frutto dell'esperienza empirica sui campi da gioco della famigerata teoria della "costruzione dal basso", che sin dall'antichità "infiniti addusse lutti agli Achei". Interessante lo studio prospettico, risultante dalle dimensioni delle tre teste dei presonaggi, come pure del braccio abnorme avvinghiato al collo della figura in primo piano, che pare quasi strabordare dal dipinto; secondo alcuni esperti, tale caratteristica indica l'intenzione di richiedere aiuto al di fuori della mera dimensione del dipinto, come se l'essere portato in salvo dalle due figure di contorno, quasi due arcangeli combattenti, l'ultimo baluardo, l'ultima speranza, non fossero sufficienti a salvare il reietto dal peccato originale della costruzione dal basso. Soffermandosi sui personaggi, quello centrale è l'artefice, l'archietetto, coloui il quale comanda e dirige il giuco, allegoria di estro, fantasia, ma anche della superbia di chi voleva edificare la torre di Babele, ed è stato invece punito dagli dei del calcio, uscendone con le ossa rotte. Ai lati, le due figure salvifiche, che cercano di mettere al riparo il ferito; in primo piano un volto guerriero, sporco di sangue, dall'espressione fiera ed indomabile, il quale nonostante tutto cerca ancora di salvare il salvabile.; l'altro personaggio che regge il ferito ha invece un'espressione beffarda, quasi irridente, come volesse dire "te lo avevo detto, io". Proprio questo personaggio ha destato più di una perplessità fra gli esperti. C'è chi in lui vede la rivelazione della verità, chi l'allegoria della fedeltà alla tradizione artistico - calcistica che difficilmente tradisce, chi invece rtiene che il volto sia la trasfigurazione della Pietas, od il compassionevole Buddha che risolleva il mortale dalle avversità della vita sportiva. Comunque sia, la sua enigmatica espressione gareggia apertamente con quella della Jo Conda.