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Ogni artista nel corso della propria esistenza si confronta, e talvolta si scontra, con altri artisti. Da costoro egli acquisisce un bagaglio di conoscenza fondamentale per la propria formazione professionale, che ne contraddistinguerà le opere e lo renderà unico fra tutti. L'effetto più immediato di tali frequentazioni è il confronto, che spesso si espande in campi come la filosofia, la sociologia e la falegnameria, con l'altro, con l'alieno, con colui che pratica arti distanti dal proprio modo di intendere e di volere, e pertanto è alieno rispetto alla propria arte.
Eppure, come ci ha insegnato Star Trek, anche gli alieni sono portatori di conoscenza, una conoscenza che l'artista può far propria e reinterpretare secondo il proprio gusto, portando la propria opera su di un diverso livello. Va da sé che anche l'apprendimento di nuove tecniche apporta ovviamente un grande contributo alla conoscenza dell'artista, che in tale caso si trasforma in umile discepolo, da maestro della propria arte e padrone delle proprie tecniche, regredisce ad uno stadio artistico embrionale, primordiale. Una sorta di brodo di proteine incapace ed inutile a cui venga inoculata la scintilla del sapere.
Proprio come accadde all'Artista, allorquando apprese i primordi della ritrattistica e della paesaggistica con tempere ed acquerelli.
Fu durante uno dei succitati corsi di formazione professionale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, al quale egli si rivolse per conseguire l'inutile patentino ECDL, in un momento di stanca del proprio lavoro. Lì
incontrò un collega, R. Gattuso, affiliato al proprio movimento artistico, la Sport Art, maestro della ritrattistica su carta da parati, e non solo.
Da tale genio del pennello apprese la tecnica di base, gli schizzi, la scelta del pennello e delle setole. Ciò che ne scaturì fu un quadro, per quanto ancora acerbo, dipinto a quattro zampe, denominato semplicemente
Gattuso. Per l'appunto, un autentico Gattuso.
Un dipinto dalla travolgente plastica staticità, da cui traspare il vigore dell'atleta - pittore, un movimento fissato nell'eternità della tela.
Il quadro fa ora parte della collezione Zamparini, appeso fra la testa imbalsamata del cervo ed il gallo cedrone.