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Title
Tette al vento
Dipinto controverso, da alcuni critici considerato un po' fuori dalle righe, "Tette al vento" è un olio su tela di pregevole fattura con cornice coeva. Venne dipinto fra Milano e Parigi in un periodo durante il quale l'Artista soleva viaggiare molto e frequentare salotti buoni e feste private dei vipS allo scopo di creare ritratti da rivendere agli stessi. Fu in occasione di una di quelle serate che egli incontrò il collega Bernardino Licinio, specializzato in ritratti di gente addormentata a cui si divertiva a disegnare gli occhi sopra le palpebre. L'Artista ebbe così modo di apprendere la tecnica di dipingere drappeggi col mascara e ciglia lunghe fino a 3 volte il normale. Una pittura esteriore, patinata, che permette all'Artista di mettere in risalto la superficialità dei personaggi, lasciando occultato il loro lato interiore che non interessa a nessuno. I colori sono infatti brillanti nei personaggi e nelle loro vesti, volutamente frivole come il loro animo, la cui allegoria è l'oscurità malcelata che emerge da sotto una tenda sullo sfondo. Durante una sfilata di moda l'Artista notò due giovani alla moda che discutevano di moda; li ritrasse cogliendo l'attimo di un incontenibile slancio emozionale di passione da parte del giovane che dinnanzi al capezzolo di lei, non riuscì ad astenersi dal disdicevole atto di afferrarle il polso. L'Artista riuscì per altro a cogliere e riportare la di lui frase nell'istante che precede l'impollinazione. Inizialmente denominata dal pittore "Ma perché vai sempre in giro con le tette di fuori?" venne poi rinominata per brevità in "Tette al vento" per accontentare il suo agente.