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Title
Honda off Kanagawa
Accade spesso che un artista, una volta trovata una tecnica pittorica che gli si confà , perda man mano la voglia e lo stimolo a sperimentare nuove tecniche. I grandi maestri tuttavia, riescono ad eccellere in stili e tecniche diverse, dalla pittura ad olio ai gessetti colorati, dai lampostil alla china, dalle bombolette spray sui muri all'acquerello. I grandi maestri però ricercano sempre nuove vie, e quando l'ispirazione manca, eccoli affrontare faticosi viaggi in località ai confini del mondo, per apprendere tecniche e stili nuovi. Fu così che il maestro si recò alcuni anni fa in Giappone, e NON, come insinuato da alcuni, per mere motivazioni sessuali. Durante quel soggiorno, egli si intrattenne per lungo tempo nella prefettura di Kanagawa, in un villaggio di pescatori in riva al mare. Lì trascorreva il tempo seduto sul molo, a guardare i pescatori che lavoravano, sorseggiando sakè e fumando 7 Mild. In quel luogo incontrò anche un buffo ragazzo dalle orecchie a sventola, tale Sampei, che si recava spesso sulla spiaggia a pescare il matsugoro, utilizzando un'incredibile tecnica. Il giovano raccontò al maestro una leggenda, secondo la quale molti anni fa, in quello stesso villaggio viveva un giovane con la passione del calcio, chiamato Keisuke Honda. Il giovane passava tutto il giorno a giocare a calcio sulla riva, e quando arrivavano i pescatori a sbarcare il pesce, egli era solito colpire le ceste ricolme del frutto del mare col proprio pallone, rovesciandole. Essendo egli ricco ed abbronzato, i pescatori soprassedevano, ma un giorno, stufi delle prepotenze subite, lo rapirono ed abbandonarono in mezzo al mare. La leggenda narra che mentre i pescatori si allontanavano, abbandonano il giovane al proprio destino, egli li maledisse, e preannunciò che sarebbe un giorno ritornato e che si sarebbe vendicato. Passarono gli anni, ed accadde che i pescatori prendessero il largo proprio nel giorno dell'anniversario del rapimento. Il mare allora si gonfiò, minacciando seriamente le imbarcazioni. I pescatori tentarono di riportare le barche a riva, ma un'Honda gigantesca si levò; mentre questa stava per inghiottirli, c'è chi giurò di aver visto il volto del giovane Keisuke emergere furente dalla schiuma. Pochi sopravvissero, e da allora nessuno più va in mare nel giorno dell'anniversario del rapimento. Tale vicenda, carina ma un po' triste, ispirò una xilografia al maestro; egli utilizzò per la realizzazione una tecnica peculiare: la fece realizzare da un artigiano del luogo e poi ci mise la propria firma. Il capolavoro è oggi conosciuto in tutto il mondo come "Honda di Kanagawa"